Gli anni avanzano, però tocca continuare ad andare in giro vestite come pin up con la pettinatura-spago fresca di piastra di parrucchiere. (E vai di extensions…)
Bisogna essere all’altezza della propria nomea, ovvero farsi mettere le mani dappertutto guidando decappottabili a 180 all’ora, adescare a colpi di cosce ‘gnude pettoruti prezzolati per orge da svolgersi imperativamente sotto lucernari per voyeurs, tirar fuori dal nulla cinture da stringere al collo di malcapitati compagni di letto con un solo sapiente tocco di mano che neanche nel far west.
E poi, occorre saper rimescolare (anche troppe volte per la povera struttura narrativa del film) le carte in tavola: cinque minuti fa era stata certamente lei, ora non più, ma tra dieci minuti chissà. Nel frattempo, troppi morti e in circostanze troppo differenti tra loro.
Eh si, è tremendamente faticoso continuare, dopo 14 anni, ad accavallar gambe e provocare con linguaggio da scaricatore di porto per ottenere attenzione maschile. E’ scomodo continuare a usare punteruoli e ghiaccio a blocchi, quando in dotazione col frigo ci sono delle vaschette per cubetti così comode.
Non tutte riescono a reggere senza rimetterci le penne, non tutte possono vantare una "dipendenza da rischio" sul curriculum.
Diversa sorte ai personaggi maschili che non solo sfoderano verve da nasello al vapore (l’inquadratura più espressiva del protagonista è quella finale, in clinica psichiatrica e imbottito di farmaci…), ma hanno anche un approfondimento caratteriale da asilo Mariuccia – d’altronde con un nome come "Dottor Glass" il massimo dell’immedesimazione che uno spettatore ottiene è ricordarsi che deve cambiare il parabrezza.
Ok, c’è chi può fare Catherine Tramell e chi no (e Sharon modestamente può), però arriva un momento, nella vita di un sex symbol, in cui vorresti soltanto una carezza, un pigiama felpatino, una tisana, una parola dolce.
E invece tocca sorridere (schignazzare!) mentre cercano di affogarti.
It’s hard to be Catherine Tramell.
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Basic Instinct 2 di Michael Caton-Jones
con Sharon Stone, David Morrissey, Charlotte Rampling (sigh)
02.10.2006
Trovo che basic instinct 2 sia un film veramente invedibile., Molto meglio se si fosse fermata al primo, anche più consono vista l’età.
Betta
un film tremendo, per una donna che invece mantiene un fascino ancora incredibile 😉